L'evoluzione verso la Business Process Automation
L’adozione di strumenti di Business Process Management (BPM) ha già permesso alle aziende di automatizzare processi operativi essenziali, assicurando una governance efficace basata su procedure formalizzate e condivise. Questi strumenti non solo guidano il personale nello svolgimento delle attività assegnate, ma tracciano, misurano e standardizzano le operazioni aziendali. I benefici risultano evidenti: qualità migliorata, conformità normativa e un controllo maggiore.
Nonostante l’efficacia dei sistemi BPM, molte attività rimangono affidate agli operatori. Il loro intervento è cruciale quando è necessario applicare competenze, metodo, valutazioni di rischio o prendere decisioni complesse. Tuttavia, l’esperienza dimostra che alcune attività affidate agli operatori risultano ripetitive, a basso valore aggiunto, e possono essere facilmente automatizzate.
Automatizzare per crescere
L’automazione applicata a processi ripetitivi consente al personale qualificato di dedicarsi a compiti più strategici, massimizzando il loro contributo al valore aziendale. La Business Process Automation, attraverso l'automazione di task complessi, supporta le fasi decisionali, permettendo ai dipendenti di valorizzare il proprio ruolo come decision maker. Così, le attività ripetitive vengono delegate alla tecnologia, favorendo una gestione più efficiente grazie a soluzioni che classificano automaticamente i documenti, estraggono dati e ottimizzano i flussi operativi attraverso analisi predittive.
Cos'è la Business Process Automation
Un primo passo verso l'automazione consiste nell'introduzione di tecnologie di Robotic Process Automation (RPA). Questi “robot” simulano azioni umane, gestendo task dove gli elementi decisionali sono semplici e codificabili mediante algoritmi deterministici.
L’adozione di soluzioni RPA offre molteplici vantaggi:
- Esecuzione H24 senza errori;
- Processi veloci, efficienti e scalabili;
- Maggiore standardizzazione delle operazioni.
Con il crescente successo di tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (AI), l’evoluzione verso l’Intelligent Business Process Automation (iBPA) consente di spingersi oltre. Ad esempio, sistemi di iBPA possono estrarre automaticamente dati da documenti inviati via e-mail o prevedere l’andamento di un processo grazie all’analisi avanzata dei dati.
BPA e RPA: le differenze
La Business Process Automation mira ad aumentare l’efficienza complessiva aziendale, migliorando i processi su larga scala. La Robotic Process Automation, invece, si concentra su compiti specifici e ripetitivi. In pratica, la BPA ingloba l’RPA come uno degli strumenti per ottimizzare flussi di lavoro più ampi. L'obiettivo della BPA è creare un ecosistema integrato, mentre l'RPA si limita all’automazione di singole operazioni.
Un futuro automatizzato
Gli studi di settore sottolineano l’impatto trasformativo della BPA:
- Gartner1 stima che il 69% delle attività manageriali sarà automatizzato, consentendo ai manager di concentrarsi su strategia e innovazione piuttosto che su operazioni ripetitive.
- Grand View Research2 prevede che entro il 2025 oltre il 40% delle interazioni con i service desk verrà gestito da sistemi di automazione intelligente.
- Deloitte3 ha rilevato che l'adozione di piattaforme di automazione consente una riduzione dei costi operativi fino al 30%.
Come cambia il business
Le piattaforme di BPA vanno ben oltre la semplice automazione, mirando a:
- Supportare il business con flussi di lavoro standardizzati;
- Migliorare le decisioni e la loro tempestività;
- Aumentare il coinvolgimento del personale;
- Incrementare la produttività complessiva.
Configurando un ecosistema che integra software, persone e processi, la Business Process Automation crea un circolo virtuoso capace di promuovere innovazione e crescita in tutta l'azienda.
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1 Fonte: Gartner
2 Fonte: Grand View Research
3 Fonte: Deloitte