Ottimizzazione della produzione

In alcuni contesti la definizione del mix produttivo deve essere definita con criteri differenti da quelli utilizzati dai sistemi MRP, in modo da considerare vincoli derivanti da limitazioni di spazio, di esigenze di lottizzazione a più livelli di distinta base o ricetta, di inclusione/esclusione tra prodotti in un determinato time bucket nonché la differente importanza economica dei vari prodotti. L’ottimizzazione dell’MPS consente di trovare il mix produttivo che in presenza di questi vincoli e in relazione alla funzione obiettivo scelta, massimizza il margine di contribuzione della produzione ottenibile e/o minimizza il livello degli stock-outs.

L’ottimizzazione dello scheduling consente di eliminare i difetti più frequenti delle schedulazioni automatiche ottenute con regole euristiche, quali ad esempio la loro “miopia” e la rigidità implicita nelle regole di priorità che le governano. Nel caso di sistemi produttivi complessi, rispetto ai metodi tradizionali euristici, lo scheduling ottenuto attraverso le funzionalità di ottimizzazione porta a significative riduzioni dei ritardi di consegna e a contestuali miglioramenti dell’efficienza produttiva delle risorse.

Le funzionalità di ottimizzazione possono essere applicate alla definizione dei piani di vendita e produzione a livello aggregato di famiglia e mese (S&O Plan) soprattutto in caso di risorse produttive scarse che determinano la necessità di indirizzare il loro uso alla produzione dei prodotti economicamente più convenienti e nelle opportune modalità. Tra queste ultime possono essere considerate la ripartizione delle produzioni su risorse alternative e il loro livellamento lungo l’orizzonte di pianificazione in funzione dell’andamento previsto della domanda. L’obiettivo finale è la definizione del piano produttivo che massimizza il risultato economico aziendale.